La chiesa, oggi immersa nel bosco, un tempo era un luogo di pellegrinaggio molto frequentato. In origine, infatti, possedeva un portico sotto cui passava la strada per Chironico (l’antica Via Francisca, che conduceva i viandanti dalla Lombardia alla Svizzera centrale). Contiene il più imponente ciclo di affreschi di fine Cinquecento del Ticino.
L’edificio, consacrato ad inizio 1400, è formato da tre parti: una navata anteriore, una posteriore leggermente più alta e un'abside anch'essa rialzata. Completano la chiesa una cappella laterale dedicata alla Madonna (aggiunta nel 1591) e il campanile del 1701.
Sulla facciata, in una cornice architettonica, sono dipinti gli stemmi di Uri e della Leventina in grandi dimensioni, sovrastati dalla figura della Madonna. Questi affreschi risalgono al 1589.
All’interno sono presenti notevoli affreschi di Giovan Battista Tarilli e Domenico Caresana, pittori di Cureglia. In particolare: il Giudizio universale sulla parete di fondo; gli apostoli tra le finestre; i Vizi, le Virtù e i padri della Chiesa nella parte inferiore della navata.